Analisi chimico-cliniche e microbiologiche
È un particolare esame, che analizza i livelli di proteine, enzimi, zucchero, ormoni ed elettroliti.
Tutti indicatori che, in caso di anomalie,
sono fondamentali per l’individuazione di patologie.
Esame che valuta i virus, i batteri, i protozoi e i funghi, visibili solo attraverso le apposite apparecchiature mediche.
La loro presenza può essere indice di patologie
da approfondire.
È l’esame che valuta la presenza di anticorpi
nell’organismo umano.
Attraverso l’emocromo completo (EC) è possibile conoscere lo stato delle varie componenti del sangue. Un’alterazione dei parametri può essere un allarme per la salute della persona.
I Breath Test (test del respiro) è un esame non invasivo grazie al quale si possono diagnosticare intolleranze alimentari (lattosio, lattulosio, glucosio, ecc.) o la presenza del batterio Helicobacter pylori.
L’esame consente di rilevare sostanze stupefacenti,
alcol e farmaci oppioidi e oppiacei, anche a distanza di un lungo periodo.
L’esame consente di scoprire una malattia autoimmune, che provoca la distruzione dei tessuti sani dell’organismo.
Con tale analisi è possibile osservare le reazioni tra antigeno e anticorpo, così da avere conoscenza della concentrazione di un dato analitico.
L’esame virologico consente di scoprire il virus che ha infettato l’organismo umano.
Il controllo dei dosaggi ormonali è utile nel caso di disfunzioni a livello endocrinologico perché va a indagare il numero di ormoni presenti nel sangue ed evidenziare un eventuale squilibrio ormonale.
Gli esami di laboratorio vanno eseguiti preferibilmente a digiuno per 12 ore per tutte le tipologie di indagini.
Al fine di ottenere un quadro analitico corrispondente alle reali condizioni di salute della persona che si sottopone alle analisi, è opportuno che questa non modifichi le sue abitudini di vita, alimentari comprese, nel periodo immediatamente precedente il prelievo dei campioni biologici da esaminare.
E’ sufficiente osservare un digiuno di circa dieci ore prima di sottoporsi al prelievo, tale digiuno può essere interrotto dall’assunzione di acqua. Nelle tre ore precedenti il prelievo si consiglia di astenersi dal fumo, dagli sforzi fisici e dagli stress emotivi.
Vi sono comportamenti, abitudini di vita e sostanze che possono influenzare i risultati di analisi di laboratorio, specie di sangue.
Vi è accordo unanime sull’opportunità che il paziente si presenti al prelievo a digiuno da almeno 8 – 12 ore. In questo periodo possono essere assunte solo modiche quantità di acqua e devono essere assolutamente escluse bevande zuccherate, alcolici, caffè, fumo. Queste sostanze infatti possono rendere inaccurate o addirittura impossibile le quasi totalità delle determinazioni ematochimiche.
Nei giorni che precedono il prelievo la dieta dovrebbe essere quanto più possibile abituale, evitando brusche variazioni dell’apporto calorico sia in eccesso che in difetto.
La dieta deve essere abituale anche qualitativamente ovvero con un apporto di carboidrati, proteine e grassi che segua la normale dieta personale.
L’attività fisica in generale provoca una riduzione della parte liquida del sangue con conseguente concentrazione relativa delle sostanze in essa disciolte. Ciò si verifica anche per sforzi relativamente modesti, per cui si consiglia di non sottoporsi a prelievi dopo aver camminato a lungo, corso o pedalato per lunghi tratti.
È indispensabile comunicare al Laboratorio se si è in trattamento con farmaci e se si sono assunti farmaci nelle 24 ore precedenti il prelievo.
Il fumo di tabacco provoca alterazioni transitorie e\o stabili di molti analiti. Ad es. dopo un’ora dall’aver fumato da una a cinque sigarette si registra l’elevazione della concentrazione ematica degli acidi grassi, del glicerolo libero, dell’aldosterone, del cortisolo,ecc. L’entità di tali alterazioni è funzione prevalentemente dell’età e della modalità di assunzione del fumo (sigaretta, sigaro, pipa). Si consiglia, quindi, di astenersi dal fumo per almeno 10 ore prima del prelievo.
L’assunzione di alcol provoca alterazioni transitorie e\o stabili di molti analiti. Ad esempio, entro 2-4 ore dall’assunzione
di modeste quantità di alcol
si registra un calo della glicemia. L’assunzione abituale di elevate quantità di alcol causa le alterazioni dei parametri metabolici tipiche dell’etilismo cronico. Si consiglia, quindi,
di astenersi dall’assunzione di alcol per almeno 10 ore prima del prelievo e comunque di non assumerne mai in quantità eccessive.
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